Rufio 72 | Curiosità , Tempo libero

Dunque il manuale/libro scritto da Cristiano Armati è divertente, a tratti esilerante. Il libro a modo suo spiega, come rapportarsi al meglio con editor, case editrici e più in generale con la fauna che gravita intorno all'editoria. Svela i meccanismi e i dietro le quinte di un ambiente forse per certi versi sopravvalutato. Io nel leggerlo mi sono divertito e quando dico divertito, vuol dire che ho camminato per qualche giorno con in faccia un sorriso cretino. In particolare ho gradito la parte in cui si parlava della selezione degli scritti effettuata durante un certo viaggio in macchina. Tutta quella scena la immagino con delle inquadrature panoramiche dall'alto, con al centro della vignetta la macchina da cui vengono lanciati i romanzi ed un balloon che esce dall'autovettura con la scritta: mandali affanculo! Comunque il pezzo più assurdo è stato quello in cui si parlava dei romanzi inviati molte volte, a cui con il tempo venivano assegnati dagli editor dei nomign...

Insomma i due racconti sono a dir poco scritti bene. Il primo, Pantera è più interessante, il secondo meno. Però vorrei dire due cose sullo stile. Insomma all'inizio mi sembrava troppo asciutto assolutamente privo di orpelli. Era come se stesse descrivendo qualcosa a cui aveva assistito personalmente. Non sembrava un racconto ma quasi un fatto di cronaca. Ho anche cercato di mantenere le distanze, ma dopo 4-6 pagine ci sono caduto dentro e ne sono uscito solo alla fine. Con il procedere della lettura, il suo stile l'ho dimenticato ed è rimasta solo la storia. Bene dopo averlo finito ho ripreso a leggere un'altra cosa; solo a quel punto mi sono accorto che la voce narrante di Benni è come se gridasse. Ogni pezzo che aggiunge è esattamente la cosa giusta da aggiungere, inoltre non ha mai incertezze. E' come se la storia la urlasse dall'inizio alla fine. Belle le immagini, belli i comprimari: ha curato tutto, dall'inizio alla fine. Non ho molto altro da dire...