Passa ai contenuti principali

Mammuth: problema risolto.


Molti sono gli scienziati che da anni si accaniscono nel tentativo di clonare il vecchio e stonato Mammuth.
Come succede da tempo, questi eccentrici studiosi sono sempre ad un passo dal riuscirci.
Questa volta però, almeno nel tono della voce, sembra che qualcosa sia cambiato.
Oramai la proiezione futura di un mammuth in ogni zoo, sembrerebbe doversi avverare da un momento all'altro.

Gli scienziati che si occuperanno di resuscitare lo strombazzante bestione del quaternario appartengono rispettivamente all'università giapponsese di Kinky  e alla republica di Sakha.
L'occasione di questo ritorno di fiamma è dovuto al ritrovamento nel bel mezzo del permafrost siberiano
di un pezzo di mammuth con al suo interno del midollo in ottimo stato.

Secondo la prassi suggerita da jurassic park, si cercherà di estrarre il dna dalle cellule del midollo,
e quel dna verrà utilizzato per riporate in vita quell'antico e grazioso trombone chiamato mammuth.

La finalità di questa operazione comunque ad i più risulta incomprensibile.
Che senso ha riportare in vita questo arcaico armamentario fatto di zanne e peli ?
Quanto costerà?
Chi pagherà l'operazione?
E soprattutto il prezzo pagato varrà il sapore delle sue bistecche?

La domanda che mi faccio è questa: siamo sicuri che dopo la nostra estinzione, ci sarà una qualche specie che si preoccuperà di riportarci in vita?


Commenti

Post popolari in questo blog

Mike Marcum e la macchina del tempo

Il 18 aprile del 1996 la ribalta della pseudoscienza venne solleticata da un personaggio interessante e schivo. Il suo nome è Michael Marcum per gli amici Mike. ( In giro su internet troverete molti post che con ostinazione copincollano lo stesso testo e lo duplicano fino allo sfinimento nervoso.) Il nostro, proprio in quella data , con la disinvoltura di un rocker, si presentò al programma mattutino Coast to Coast e con la cavillosità meticolosa che ci si aspetta dai geni o forse dai pazzi, descrisse dettagliatamente il funzionamento della sua nuova opera: in breve parlò di come costruire una macchina del tempo. In genere la gente quando ascolta quel tipo di argomenti o scoppia a ridere oppure si siede e sospesa in una bolla di possibilità dilatata all’inverosimile, comincia a immaginare le molteplici possibilità offerte da quello strumento tanto magnifico quanto inesistente. Mike Marcum  con la sua macchina del tempo aprì una fantastica breccia nel cuore di molti sogn...

La Coperta di Linus dell'Anima

  Quando l'Io Diventa una Virtual Reality Interna Tutti noi portiamo dentro una strana contraddizione. Da una parte sentiamo di essere unici, irripetibili, dotati di un "io" solido e definito. Dall'altra, se ci guardiamo con onestà, ci accorgiamo di essere incredibilmente simili agli altri: fragili, duplicabili nelle nostre paure e nei nostri desideri, molto meno originali di quanto vorremmo credere. L'Invenzione Necessaria Forse è proprio questa fragilità che ci spinge a inventarci un'identità. L'io diventa una specie di "coperta di Linus" psicologica: da fuori può sembrare buffa, illusoria, ma da dentro è essenziale per il nostro senso di sicurezza. Senza questa costruzione mentale, dovremmo affrontare a viso aperto l'angoscia di essere creature temporanee e vulnerabili in un universo che non sembra preoccuparsi molto di noi. Il Buddha, venticinque secoli fa, aveva intuito qualcosa di simile. La sua Prima Nobile Verità parla della soffe...

La vera resistenza tecnologica: oltre l'illusione della democratizzazione

Il nuovo luddismo non distrugge le macchine Nel 1811, gli artigiani tessili inglesi presero a martellate i telai meccanici delle fabbriche dello Yorkshire. La storia li ricorda come luddisti, simbolo di una resistenza irrazionale al progresso. Ma il loro errore non fu opporsi alle macchine. Fu accettare che quelle fossero le uniche macchine possibili. Oggi commettiamo lo stesso errore, solo in modo più sofisticato. Parliamo di "democratizzare" l'intelligenza artificiale, di rendere "inclusive" le piattaforme digitali, di garantire "accesso per tutti" alle nuove tecnologie. Ma ci stiamo ponendo la domanda sbagliata. Non dovremmo chiederci come democratizzare queste tecnologie, ma se siano democratizzabili per design. Parte I: L'illusione della democratizzazione Il cavallo di Troia della tecnologia gratuita Prendiamo due esempi celebrati come successi della democratizzazione tecnologica. Zipline, l'azienda americana di droni medici, serve 49 ...